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I ragazzi del Cinema America

Chi sono i “ragazzi del Cinema America”?


Riconosciuti per le loro magliette bordeaux, i ragazzi del Cinema America sono i protagonisti di un riscatto sociale la cui storia inizia nell’ormai lontano 2012. Il 13 novembre 2012, infatti, un gruppo di giovani della periferia romana che nulla avevano a che fare con il cinema come professione, che non erano cinefili né studiavano cinema, occupano il Cinema America. Uno spazio ricreativo che fino a quel momento aveva accolto famiglie, cinefili e non, e che rappresentava un ritrovo culturale di tradizione nel cuore di Trastevere, destinato alla demolizione per mera speculazione edilizia. I ragazzi, che di cinema non se ne intendevano ma che capivano bene l’importanza di una tradizione sociale cosi radicata e della maggiore importanza di un circolo ricreativo rispetto a immobili e parcheggi residenziali, di comune accordo con i residenti del rione decisero di ristrutturare l’edificio e adibirlo a cinema, con film che andavano oltre la programmazione commerciale delle altre grandi catene.


Come nasce il Piccolo Cinema America?


Nonostante nel 2014 i proprietari dello stabile abbiano richiesto la restituzione dello stesso, in quei due anni di occupazione l’associazione di ragazzi di passi avanti ne ha fatti; ha sensibilizzato l’intera comunità non solo grazie alla visione di molte pellicole, ma anche

e soprattutto grazie ai numerosi dibattiti organizzati con personalità che di cinema se ne

intendono e che hanno voluto dare una mano a quei ragazzi che dal nulla cercavano, nel

loro piccolo, di lasciare un segno in quel rione, in quella città; personalità di calibro che

vanno da Carlo Verdone a Paolo Sorrentino.

L’allora ministro ai beni e alle attività culturali Franceschini riconobbe il valore storico-

artistico di quel movimento, ma ciò non bastò per evitare il via libera allo sgombero dello

stabile. I ragazzi, però, che ormai si erano fatti conoscere, diedero vita a un’altra associazione: Il Piccolo Cinema America; non più in un grande edificio, ma in un piccolo

forno adiacente in comodato d'uso gratuito. La partecipazione attiva di registi ed attori,

nazionali e non, fu rivoluzionaria.


Quando è stata riconosciuta legalmente l’associazione?


Nel 2015 i ragazzi vincono un bando pubblico per l’assegnazione del Cinema Troisi,

firmando il contratto nell’ottobre 2018. Un percorso lungo e travagliato, come ogni altro

percorso mirato a creare cose belle in Italia.

Ancor prima che il covid-19 facesse tornare di moda il Drive-in ed il cinema in piazza, tra

l’altro, quest’ultimo era già nella programmazione dell’ associazione. Proiezioni a ingresso

gratuito a Trastevere, Ostia e Tor Sapienza, infatti, erano nate con il Piccolo Cinema America già nell’estate 2018; e continuano ancora, nonostante i dibattiti, le minacce di chi, per soldi, vede in un progetto del genere un pericolo per il proprio business o la propria politica. I ragazzi dalla maglietta bordeaux, infatti, sono stati anche oggetto di aggressioni, sia anche solo per il colore della maglia, definita “oggettivamente di sinistra”.


Che tipo di aggressione ha subito l’associazione?


"Hai la maglietta del cinema America, sei antifascista, levatela subito e vattene di qua!”;

erano queste le parole urlate da uno degli aggressori ad un ragazzo appena uscito dalla

proiezione di un film in uno dei “cinema in piazza” di Trastevere a cura dell’associazione la

sera del 16 giugno 2019. I 3 aggressori, collegati a CasaPound, furono poi identificati e

arrestati. Ma non basta; non saranno 3 arresti a fermare l’ignoranza socio-politica del nostro Paese. Finché associazioni del genere verranno giudicate solo per la corrente politica dei propri esponenti, si continuerà a dare poca importanza alla rivoluzione sociale che questi ultimi cercano di apportare alla storia di un Paese. E purtroppo, in Italia, l’esempio del Cinema America è solo uno dei tanti in lista.


Noemi Borzi

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