“La paura è un’emozione primaria comune sia al genere umano sia al genere animale, data dall’istinto che scaturisce in un momento di presunto pericolo causando una conseguente azione di difesa o di fuga”. Questa è la definizione che siamo abituati a dire o a pensare quando ci viene chiesta cos’è per noi la paura. Le paure non devono, però, essere per forza associate a qualcosa di negativo, ma a qualcosa da cui si possa crescere e imparare. Quando commettiamo un errore, ci viene molte volte detto: dagli errori s’impara, dagli errori si cresce, dagli errori si scopre sempre qualcosa di buono. Perché, dunque, non potremmo fare lo stesso discorso con la paura?
Quante volte le nostre paure hanno bloccato il cammino che avevamo prestabilito deviando il nostro percorso per strade, magari, più complicate da seguire? Quante volte le nostre fobie ci hanno reso instabili a tal punto da creare una vera e propria psicosi? Quante volte le nostre ansie non ci hanno permesso di prendere decisioni importanti creando dei grandi rimorsi?
La paura è tuttora un tabù per molte persone ed è facile dire che tutti noi dovremmo abbattere le nostre paure ma non sempre è possibile, o meglio, non sempre le persone hanno la forza di farlo. È anche vero che solo noi abbiamo il potere di lottare contro qualcosa che ci spaventa, perché il punto non è determinare se si ha la forza di abbattere i nostri timori ma se si ha la forza di saperci convivere.
Dopotutto la paura è un limite che siamo noi stessi a creare, in particolare è la nostra mente che crea una figura distorta di ciò che è reale e che ci costringe ad aggirare ciò che ci spaventa. Il nostro istinto ci permette sempre di reagire, in qualsiasi situazione, ma quando la paura è creata dalla nostra mente sfuggirgli diventa quasi impossibile. L’unico modo per convivere con i nostri timori è di creare una sorta di compromesso che permetta a ogni individuo di affiancare la paura stessa continuando ad andare avanti. Per quanto le mie paure siano scaturite da diverse cause serie, ma anche da qualcosa di apparentemente stupido, una delle mie paure più complesse da gestire è quella degli spazi chiusi.
Tale paura è scaturita quando, da piccola, sono rimasta chiusa dentro un ascensore traumatizzandomi a tal punto da essere spaventata ancora adesso che sono cresciuta. Imparare a gestirla non è stato semplice, ma grazie alla mia costanza nel cercare di superare ciò che mi spaventava sono riuscita a superare le mie ansie riuscendo anche a stare in luoghi affollati senza sentirmi oppressa. Ho creato diversi compromessi che mi hanno permesso di affiancare la claustrofobia senza però destabilizzarmi ulteriormente. Alcuni di questi compromessi sono stati, per esempio, quello di riuscire a rimanere chiusa in una stanza a patto di aprire una finestra, oppure quello di riuscire a camminare in luoghi affollati, ricordando a me stessa di essere in luogo sicuro cosi da placare la mia ansia. Questo è solo un esempio che mostra quanti compromessi una persona può fare con le proprie paure perché, purtroppo, come nel mio caso, non è sempre possibile riuscire a smettere di avere paura di qualcosa.
Forse, però, con determinate paure non è possibile creare dei compromessi, o spesso saltiamo subito a questa conclusione perché non proviamo nemmeno a stare meglio.Tendiamo, a volte, a non far sapere agli altri le nostre debolezze per paura di essere giudicati o che queste possano essere usate contro di noi, ma non sempre è la scelta corretta da prendere. Le persone a cui noi teniamo sono sempre la “risorsa” migliore per prendere il coraggio di cui avevamo bisogno, ma ovviamente non possiamo fare troppo affidamento su essi, affiancarci troppo creerebbe l’effetto contrario, ovvero causarci ansie continue, che si sovrapporrebbero alle nostre paure iniziali.Per prendere la forza che ci serve per superare un ostacolo, quindi, bisognerebbe fare affidamento sulle altre persone creando, però, un distacco che ci permetta di superare i nostri demoni con le nostre forze, perché alla fine siamo noi a dover affrontare ciò che ci spaventa e gli altri possono solo darci una spinta iniziale.
La paura è certamente qualcosa che ci limita fortemente ma non per questo dobbiamo permettergli di trascinarci a fondo. Le paure hanno sempre una spaccatura da cui è possibile insinuarsi per indebolirle e, una volta affievolita, conviverci diventa più semplice. Quando impariamo a convivere con ciò che ci crea timore riusciamo ad acquistare maggiore sicurezza in noi stessi.
Infondo, l’unica via di uscita è attraverso. Come pensiamo di uscire da un luogo cupo e tetro se prima non ci imponiamo di camminare verso l’uscita?
Ramona Sacco
Comentarios