Cos'è il movimento Black Lives Matter?
BLM ("Le vite nere contano") è un movimento per i diritti civili che ha avuto origine nel 2013, a seguito dell'assoluzione del vigilante George Zimmerman per l'omicidio del diciassettenne afroamericano Trayvon Martin. Questa sentenza causò un'ondata di costernazione sui social media e fu ispirazione per l'omonimo hashtag #Blacklivesmatter, che diventò lo slogan fondante del movimento. Questo acquisì fama nazionale solo un anno dopo, quando due afroamericani, Michael Brown ed Eric Garner, vennero uccisi dalla polizia durante l'arresto, il che diede vita a energiche proteste di piazza sia a Ferguson che a New York, i luoghi degli omicidi.
Come è organizzato il movimento?
In modo non dissimile dal movimento ambientalista Fridays For Future, la struttura di BLM è decentralizzata e apartitica, con un accento posto sull'organizzazione locale a scapito del controllo nazionale. Grazie a questa forma fluida, ferma solo sulle sue rivendicazioni di diritto, il movimento conta di raggiungere quante più persone possibile. Nelle parole dell'attivista DeRay McKesson, BLM "include tutti coloro che dichiarano pubblicamente che le vite nere contano e che dedicano alla causa tempo ed energia".
Cosa sta succedendo in questi giorni?
La protesta si è riaccesa in seguito all'assurda morte di George Floyd a Minneapolis, il 25 maggio scorso, quando l'uomo va a comprare un pacchetto di sigarette al supermercato. Sospettato di aver usato una banconota falsa, viene arrestato e costretto a stare straiato a terra, mentre uno degli agenti lo tiene inchiodato al suolo con un ginocchio sul collo. Floyd, che soffre di ipertensione e problemi di cuore, si lamenta, dice che non riesce a respirare. L'agente, Derek Michael Chauvin, continua imperturbabile a strozzarlo, anche dopo che l’afroamericano smette di muoversi. Nove minuti dopo, Floyd non respira più. Un caso di sconcertante ordinarietà, del quale probabilmente non avremmo saputo niente, se un passante non avesse deciso di registrare tutto l'accaduto e pubblicarlo su internet, rendendolo virale.
BLM è un movimento anti-polizia?
No. Il movimento protesta contro gli abusi di potere spesso perpetrati dalle forze dell'ordine statunitensi, ma non ha mai propugnato la violenza contro i poliziotti. Le critiche opposte al braccio esecutivo americano sono sostenute dai fatti: molti e documentati i casi di violenza ingiustificata o eccessiva registrati ai danni della comunità nera negli ultimi anni, testimonianza di un sistema di oppressione endemico, che attraversa gli States creando spaccature e acuendo le differenze sociali tra le minoranze e la comunità bianca. Un comportamento discriminatorio da parte delle forze dell'ordine, argomentano alcuni, rischia di incoraggiare razzismi altrimenti rimasti sopiti.
La posizione è stata criticata da voci appartenenti all'ala estrema dello spettro conservatore, i quali si sono schierati a favore dei poliziotti con l'hashtag #bluelivesmatter. Ma a dire il vero, la tesi sostenuta dai loro avversari ha riprove costanti. L'ultima si è palesata pochi giorni fa. A Central Park, il nero Christian Cooper ha chiesto a una donna di mettere il guinzaglio al suo cane (come da regolamento) per sentirsi rispondere in modo a dir poco inquietante. "Chiamerò la polizia e dirò che un afroamericano mi sta minacciando!" ha detto, per poi dar seguito alle parole con i fatti. Anche in questo caso, la giustizia è stata fatta dalla prontezza dell'uomo nel registrare la scena. Sbugiardata su internet, la donna è stata obbligata a profondersi in scuse tardive. Una scena come questa certo dà l'impressione che in America alcuni bianchi si sentano protetti dalla polizia a scapito di altre etnie. In conclusione, il movimento BLM non è contro le forze dell'ordine. Lo testimoniano, tra gli altri, i 60 poliziotti newyorkesi che hanno deciso di inchinarsi di fronte ai manifestanti di Fayetteville, in un gesto di solidarietà che ci ricorda, se fosse necessario, che la maggior parte dei poliziotti, come ogni gruppo umano, è fatto di persone non molto diverse da noi.
Alfredo Campagna
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